Gli ormoni tiroidei svolgono un ruolo cruciale nella differenziazione, crescita, sviluppo e funzione di quasi tutti i tessuti. Inoltre, sono tra i regolatori chiave del consumo di ossigeno e del metabolismo basale. Questi effetti sono stati attribuiti alle azioni dirette del TSH, l'ormone tireostimolante, sul cuore e sui tessuti metabolicamente attivi, come il fegato, il tessuto adiposo e il muscolo scheletrico. A loro volta, i livelli sierici dell'ormone tiroideo sono strettamente regolati da un meccanismo che collega le ghiandole dell'ipotalamo, dell'ipofisi e della tiroide in un asse perfettamente funzionante che prende il nome di "asse ipotalamo-ipofisiario".
Il cibo - sia la quantità che la qualità - è uno dei fattori più influenti che determinano l'attività dell'asse ipotalamo-ipofisiario. La prima cosa da fare, dunque, è stabilire se ci stiamo alimentando a sufficienza e in modo equilibrato per fornire al corpo tutti i nutrienti necessari al corretto funzionamento della tiroide.Una scarsa alimentazione regola negativamente l'attività dell'asse ipotalamo-ipofisiario, che si comporta come se fosse in una fase di risparmio energetico. La fame diminuisce la produzione degli ormoni tiroidei e la loro circolazione nel sangue. Non solo la quantità di cibo influisce sull'economia degli ormoni tiroidei, ma l'attività dell'asse ipotalamo-ipofisiario risponde alla composizione della dieta.
Un aumento eccessivo o una diminuzione repentina dell'assunzione di proteine con la dieta possono influenzare notevolmente i meccanismi di regolazione del nostro organismo. Un apporto scarso di proteine può essere pericoloso, specialmente durante i periodi di gravidanza e o di allattamento, poiché esercitano effetti a lungo termine sullo sviluppo, la crescita, lo stato metabolico e ormonale della mamma e del bambino.
Gli alimenti a base di soia sono tradizionalmente legati alle diete asiatiche, ma grazie ai loro oramai noti effetti benefici per la salute sono diventati molti popolari ovunque. Le proteine della soia si ricavano dai semi della soia, una leguminosa, e hanno un notevole contenuto proteico, circa il 30-40% del loro peso a secco. Inoltre, ci sono molte sostanze utili presenti nella soia, ma la maggior parte dell'attenzione si è recentemente concentrata sugli isoflavoni, composti chimici naturali e vegetali. Tuttavia, nonostante i possibili benefici, sono stati espressi dubbi sul fatto che la soia possa essere controindicata per alcuni sottogruppi della popolazione. Una preoccupazione è che la soia possa influire negativamente sulla funzione tiroidea e interferire con l'assorbimento dell'ormone tiroideo sintetico assunto nei casi di disfunzioni alla tiroide.
Tuttavia, recenti dati scientifici non forniscono prove del fatto che in soggetti eutiroidei e che assumono quantità di iodio sufficienti, i cibi a base di soia o gli isoflavoni influenzino negativamente la funzione tiroidea. Al contrario, alcune evidenze suggeriscono che gli alimenti a base di soia possono aumentare la dose di ormone tiroideo necessaria nei pazienti ipotiroidei. Gli adulti ipotiroidei non devono però evitare cibi a base di soia, ma solo assicurarsi che il loro apporto di iodio con la dieta sia adeguato.
Fonti: