Gli ormoni tiroidei influenzano la crescita, lo sviluppo e il metabolismo e sono considerati i principali regolatori della loro omeostasi (equilibrio interno). D'altra parte, elevati livelli circolanti di ormoni tiroidei, come nel caso dell'ipertiroidismo, sono associati a modifiche dell'intero organismo con conseguenze come la perdita di peso, l'aumento del metabolismo e della temperatura. Infatti, tachicardia e aritmie atriali, debolezza muscolare e deperimento, perdita di massa ossea e complicanze epatobiliari sono sintomi comuni del soggetto ipertiroideo.In particolare, elevati livelli circolanti di ormoni tiroidei sono stati associati a lesioni ossidative degli organi e dei tessuti, per questo l'assunzione attraverso i cibi di antiossidanti, in grado di proteggere le cellule dal potenziale danno di molecole instabili conosciute come radicali liberi, è fondamentale nei soggetti ipertiroidei.
Diversi studi hanno dimostrato una correlazione inversa tra la presenza di alcuni antiossidanti, tra cui il famoso Coenzima Q10 (CoQ10), e il livello di ormoni tiroidei. Infatti, i livelli di CoQ10 nei pazienti ipertiroidei sono tra i più bassi rilevati nelle patologie endocrine. Al contrario, il CoQ10 è elevato nei soggetti ipotiroidei, anche in condizioni subcliniche, suggerendo l'utilità di questo fattore nella valutazione dello stato metabolico nei disturbi della tiroide. Dunque, lo stress ossidativo potrebbe essere coinvolto nel decorso delle patologie tiroidee, soprattutto se si pensa ai risvolti dello stress ossidativo nel processo di invecchiamento cellulare e nelle centinaia di malattie croniche nelle quali la sua mancanza è cruciale. Per sopperire a questa mancanza di antiossidanti in generale, non solo di CoQ10, i soggetti ipertiroidei possono assumere regolarmente nella loro dieta frutti rossi, dalle fragole ai mirtilli ai lamponi, salmone e tonno, spinaci, arance.
Anche la vitamina E è un potente antiossidante che esiste sotto forma di otto diverse molecole liposolubili ed esercita effetti protettivi sulla tiroide.In diversi studi, la supplementazione di vitamina E ha aiutato a ridurre la tossicità tiroidea indotta da un eccesso di iodio, ma in ogni caso questa va assunta come integratore solo dopo aver discusso con il proprio medico. Le fonti alimentari più importanti di vitamina E sono gli oli vegetali (olio di mandorle, olio di girasole, olio d'oliva, olio di soia e di mais), le mandorle, le nocciole, le arachidi, i cereali integrali, le uova, gli spinaci, gli asparagi, le castagne e i pomodori.
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